Pasión Flamenca
domenica 27 Agosto - ore 21:00 - 22:30
SONDRIO - Castel Masegra
Trio Brao-Palomares-Piastra
- Estefanía Brao bailaora
- Claudio Piastra chitarra
- Joaquín Palomares violino
Raccontare la Spagna attraverso la sua musica schiude un patrimonio sconfinato. Molte sono state le culture che hanno lasciato la loro impronta nella penisola iberica. Ognuna prorompente, ciascuna singolare. I loro segni e le loro tracce narrano orizzonti di terre distanti, dove la sabbia irriga la spontanea parola e il sole scandisce il destino dei popoli. I suoi colori sono accesi, risoluti. Non c’è spazio per tenui sfumature.
Nell’ottocento spagnolo, la tradizione iberica intesse un intreccio composto di sapori remoti, e prendono vita, tra i versi di grandi poeti come García Lorca e le sue Canciones españolas antiguas, le musiche meravigliose di Manuel de Falla, Isaac Albéniz, Enrique Granados e Pablo de Sarasate. I ritmi incalzanti della Sevillana, la popolare copla andalusa, la struggente copla flamenca pervasa dal mondo gitano e il caratteristico taconeo o zapateado, si fondono in un’espressione alquanto potente, colma di impetuosa energia.
La Spagna si racconta tra pagine, liriche e suoni di un tempo lontano. Il suo presente ci attende.
Castel Masegra
Con CAST, il ‘museo narrante’ allestito fra le mura di Castello Masegra, si inaugura un nuovo capitolo per lo storico sito valtellinese, che diventa protagonista di un percorso artistico e culturale fortemente radicato nel territorio locale, fatto di incontri, mostre e conferenze.
Cuore dell’iniziativa è la promozione della cultura montana, raccontata attraverso le 3A che meglio la rappresentano: la A di ARRAMPICATA, la A di ALPINISMO e la A di AMBIENTE.
Un percorso multimediale curato da Marco Albino Ferrari e realizzato dal collettivo artistico Studio Azzurro che ha ideato video proiezioni, dispositivi immersivi, immagini e narrazioni che si susseguono nei tre livelli del circuito museale.
Un’esperienza interattiva in cui cultura alpina e tecnologia vanno di pari passo per rendere CAST un vero e proprio polo ‘narrante’ o, per meglio dire, il CAstello delle STorie, dove scoprire modalità innovative di fruizione della montagna.