Quando scende il sipario, quando cala il fervido ed energico ammasso colmo di emozioni, quando il tempo intenso e traboccante di ardori condiviso diventa patrimonio della nostra memoria, il nostro traguardo si trasforma in serena e calma felicità. I ricordi sono importanti. Essi ci forgiano, essi ci plasmano. E la nostra sagoma emotiva si mostra verso gli altri con naturale gratitudine e sincera riconoscenza.
Gratitudine e riconoscenza. Due qualità racchiuse nel vostro silenzioso apprezzamento e sostegno, avrebbe – chissà! – detto Emily Dickinson. Anno dopo anno. Semplice, profondo. Come il nostro continuo sforzo di trasformare azioni e gesti in spazi d’inclusione, dove la diversità diviene occasione di salutare arricchimento. Un festival dove le differenze comunicano modi distanti di immaginare punti d’incontro, un festival dove i gesti lontani ci aiutano a intuire segni di dialogo e percorsi di comprensione.
Abbiamo scelto, come apertura di AlpiSonanti 2019, la canzone e la parola laica di Fabrizio De Andrè. Testi di vita, storie di persone e di popoli, che ancor oggi ci commuovono per la sete di umanità e i suoi racconti senza tempo. Il secondo concerto propone un altro mondo, anch’esso privo di tempo: i versi sacri del barocco e del romanticismo in un raffinato percorso per voce e arpa. Tre saranno gli appuntamenti dedicati alla musica per il cinema e per la scena, le celebri melodie dell’opera e i suoni per la danza. La canzone americana, degli Stati Uniti, e un singolare omaggio alla canzone d’autore nata quando l’uomo arrivò sulla luna saranno parte del fitto palinsesto. Un concerto avvolti nella prorompente natura della nostra amata Valle.
La favola più rappresentativa di Jules Verne conquista la Valtellina, Il giro del mondo in ottanta giorni.
Le avventure di Mr. Fogg saranno la gioia e l’allegria di chi ama una vita straripante di fantasia: un nuovo progetto educational all’insegna della creatività e dell’inventiva per le nostre piccole future generazioni.
Al tempo stesso, un differente e accattivante giro del mondo sarà proposto da un virtuoso ed ecclettico duo di sax e chitarra, mentre uno squisito quintetto di fiati e pianoforte soffierà avventure musicali verso l’Est.
Il coro Siro Mauro presenterà un repertorio sacro accompagnato da clarinetto e violoncello in un concerto proclive alla spiritualità.
Un luogo speciale ha sempre nella nostra programmazione il TangoFestival, quest’anno alla sua undicesima edizione! Morbegno si colora di rosso, come la passione dei tangueros che, anno dopo anno, si danno appuntamento presso l’Auditorium Sant’Antonio per ornare di sensuali passi e trasporto porteño gli scorci del suo meraviglioso chiostro. Stage con rinomati insegnanti, la milonga fino all’alba e lo spettacolo dei Tango Spleen renderanno la città una piccola Buenos Aires.
La   canzone popolare italiana e il flamenco non mancheranno! Anche loro sono appuntamenti sempre attesi.
La valle si veste di suoni del mondo, da Delebio fino a Sondrio, da Buglio in Monte a Campodolcino, dall’Aprica fino a Bema, da Mazzo di Valtellina a Caspoggio, da Albaredo fino a Mellarolo, da Teglio a Lanzada, da Ardenno fino a Ponchiera, da Cosio a Talamona, pasando per Morbegno.
Un abito musicale, un abbellito costume ricamato di pensieri perlati, eleganti entusiasmi e suadenti ardori avvolti di azzurra speranza, tappezza la nostra valle di antiche e nuove esperienze condivise, per accrescere il patrimonio spirituale dell’uomo e dei suoi secolari e giovanili orizzonti.

Ivana Zecca
Direttore Artistico