TANGO’S GEDANKE

BossoConcept

BUGLIO IN MONTE
Piazza della Libertà

Venerdì 7 agosto ore 21

CASPOGGIO
Piazzale scuole elementari

domenica 9 agosto ore 21

  • Ivana Zecca clarinetto
  • Davide Vendramin fisarmonica e bandoneón
  • Jorge A. Bosso violoncello
  • Stefano Dall’Ora contrabbasso
  • Selene Gamba y Alessandro Antonucci ballerini

Da dove iniziare a parlare del Tango? Dalla sua storia? Dalla sua mitologia, dalle sue leggende? Il percorso è lungo, a volte tortuoso, e come tutto ciò che è inerente all’essere umano, si fa intravedere e ci appare spesso come una geometria piena di vicoli che a sua volta ci trascinano per le strade e quelle strade per altre ancora.
Così, si potrebbe dire quasi ad infinitum. Come quel parto dell’immaginazione, come quel sogno, come quell’idea della quale ci parlava uno scrittore italiano. Quindi? Da dove? Da dove accingersi a parlare del Tango?
Partiamo da sotto. Partiamo dal basso. Partiamo da quel punto in cui non ci sia possibile fantasticare altro fondamento metafisico assoluto. Sì, partiamo dal fondo abissale e dionisiaco della sua esistenza.

Località Buglio in Monte

Sull’estremo lembo orientale della bassa Valtellina, si trova, nel versante retico, il paese di Buglio in Monte (m. 577), posto in posizione climatica felice, nella parte alta di un ampio terrazzo di prati e vigneti, che s’innalza di circa trecento metri rispetto alla piana della Selvetta. Per la mitezza del clima invernale, l’aspetto ridente e la collocazione particolarmente panoramica il paese è stato denominato “giardino della Valtellina”.

Località Caspoggio

Caspoggio è posto su un poggio che si apre poco a monte del punto di confluenza della Val Lanterna nel solco principale della Valmalenco, sul lato orientale. Non è chiara l’origine del nome: l’Olivieri lo riconduce all’espressione latina “casa podii”, cioè casa del poggio, a significare, appunto, paese posto su un poggio. L’Orsini, invece, propende per le voci dialettali “caspia” e “caspiöö”, cioè “mestolo”, “ramaiolo”, sempre in riferimento, però, alla piana lievemente concava nella quale è posto il paese.  E stata, più di recente, sostenuta anche la derivazione dal latino “castrum podii”, cioè “castello del colle”.

INGRESSO GRATUITO